17 febbraio 2007

La fine del rimedio


ho smesso

lo smarrimento ai fianchi e il buio stretto

il rimedio

senza melodia del tocco:

mi contorceva in mente

la nudità, lo smaglio e l’anima da dentro


ho smesso

alla certezza delle labbra al gesto

all’Esaudita

mano a trattenere ferma, l’inclinazione al collo:


nell’umido in cui mi riconosco

non tace più, la riverenza al corpo



(A Michael)