21 gennaio 2006

f-RIGIDA




Si fa rigida e insicura.

Lei.

All’improvviso.

Inadeguata-mente freme forte.

Di respiro fitto-fitto accelera.

Di corsa.

Il battito.

Il vagare muto dello sguardo.



Ma.

Lei non vede. Sente.

E’ stelo rigido di foglia.

Nella notte.

E’ giro terminale di una danza.

E’ di ogni gesto il gelo che l’arresta.



Ma.

Lei non vede. Sa.

La stretta l’unghia e il fiato corto.

A scenderle sul collo.

E la ragione, che ora va.

Ad ogni colpo.

Ad ogni traccia che lui lascia.

Con pretesa.

Prolungata.

Dal suo collo fino al polso. Lui.

La distesa del suo inverno che la sfianca.

Lei sul ramo.

A foglia morta.






(A E.)