25 gennaio 2006

STANOTTE





Adesso però stringimi forte, sorridi e cullami ancora.

Non lasciarmi andare stanotte, ho bisogno di restarti sul cuore.

Vorrei fermare le ore e per sempre sapermi così, ascoltarti il respiro mentre si placa la furia.

Sciogli la rabbia adesso, regalami un po’ di zucchero a velo. Le ferite le sento, ora pulsano forte, lì dove la pelle ora scotta e si arrossa, per quest’amore vissuto a ‘sì breve distanza dal Sole.

Non ti chiedo promesse, né pretendo parole, solo adesso stringimi forte.

Fammi ridere ancora, sotto la pioggia dei baci il solletico è pronto, sul collo, prende subito il posto di ogni brivido caldo.

Mi sento nuda così, te l’ho detto, mi sento davvero senza difese. Così riesci a trovarmi sul serio, più a fondo, nel cuore fin sotto la pelle.

Ecco così, mentre mi abbracci e io sogno di nuvole e stelle, mi calmo senza più avere paura di quello che intorno continua a girare, quello che non riesco a capire. Ecco così, ora che sono felice, mentre mi asciughi le ultime lacrime e la tua bimba che trema ridiventa una donna, di nuovo sicura.

Lo sai mi piace restarmene buona, ferma distesa su un fianco o di schiena, e sentire te che con cura lenisci, mi ungi, mi plachi gli ultimi segni rimasti. Mi piace il tocco delle tue mani, prima a colpire senza timore e poi, così caute, a baciare addolcendo ogni più piccola traccia.

Posso dirti che è adesso il momento più intenso?

Che adesso mi sento davvero come incredibile argilla? Mentre la mente riposa e ogni tuo gesto è una culla che mi prende e mi droga.

Posso dirtelo?

E’ adesso il momento in cui io mi sento più Tua.

Adesso però stringimi forte, mentre io chiudo gli occhi e ascolto in silenzio, la banderuola là fuori che cigola al vento e da qualche parte nel bosco, sotto la neve, un sibilo acuto tra gli alberi fitti; la girandola che fruscia la terra da giorni, candida sposa di un cielo testardo che più non sembra voler dare una tregua.

Io solo adesso resto a sentire, mentre le lenzuola tramano seta, mentre i vetri si appannano bianchi e il mondo rimane di fuori. Io chiudo gli occhi e non dormo davvero, stanotte rimango in attesa finché l’alba non si affaccia di nuovo.

Mi piace ascoltare il silenzio, il tuo respiro vicino, non avere nient’altro oltre le note che dietro si lascia sincero.

Non voglio dormire stanotte, solo sentire la stretta delle tue braccia, solo sentirmi protetta dal tempo, mentre mi fasci la pelle il cuore la vita.

Mi piace sapermi in questo istante che esiste, non voglio sognare di mondi diversi, in questo silenzio io trovo ora l’unica pace in cui credo.



(A Michael)