SBARBAGLI
finché sbarbagli d’ocra e ancora tremuli,
ad ogni lucciola, tu, allieva lucida
su ogni pietra lustra al che rabbuia,
avvertirò il fruscio e il volto niveo;
finché sconcerti il passo in scalpiccio,
col legno, dei pokkuri*, sul selciato
appresserò tenace il ticchettio,
il riso fatuo in fiamme al che riverbera:
d’una bimba una danza d’altro tempo
(A K.)