FIOR di PORPORA
Io, rosa scarlatta e profumata,
come ninfa in sboccio al plenilunio,
fiorisco due volte innamorata
tra i sibili notturni dei serpenti;
come damascena bifera nel canto
schiudo tra le Georgiche a Virgilio
la mia pena rosea d’un inverno
tra le lunghe lingue degli Snakes.
Io, fior di porpora in delirio,
come schiava al tempio di Nettuno,
tra le colonne doriche ora aperta
di Paestum sento la rovina.
(A Michael e a Diego e naturalmente a Paestum)