UNA BAMBOLA
Una bambola immobile e languida. Ti rivolgeva,
a labbra aperte e pronte, coi capezzoli in supplica,
una preghiera accesa: t’implorava
e aveva, nivea in bocca una lava,
tua resa estrema, amata, tua dei sensi un’arresa.
Quella languida bambola che la preghiera ardeva
del suo devoto, fervido piacere posto in supplica,
il bocciolo suo tutto donava:
stava, non d’una lingua buona e brava
ma solo del respiro tuo, in attesa.
(A Michael e a Sandra)