Sotto i Piedi
sotto i piedi orme d’emozione
raccontano di noi,
della pazienza che s’indorò alle ore,
delle note, fuori tempo, a nevicare;
ricordano le gocce,
i flauti di bambù innalzati a dire
“non adesso”
ed “oki san” (grazie)
per dentro regalare il soffio,
il volo, il sospeso vuoto
della vita,
quando scorre lenta giù in discesa
e “dai inseguimi”
l’impronta che ora struscio - sul tatami -
“ritrovami di strascico che lascio”:
che il bianco sotto i piedi,
è il nostro fuori tempo, tra i sorrisi,
è il vestimento
dei miei passi nudi sopra il legno
- è il candore del tuo darti a me in fondo -
(A Michael)