Senza LUCE quel Rifletterti
pelle alla pelle nera
non sai del bianco di una piuma
fosse specchio senza luce quel rifletterti
i tuoi giorni
o gli occhi miei
seppure inseparabili agapornis
non sai del trillo il cérulo alle volte
e dei voli il battito allo zenit
non sai dell’ora garrula i suoi graffi
e dell’uccelliera le sue ortiche
ma tu rinchiudimi
rinchiuditi
in concia cieca della pelle
impiallacciando la mia carne, il canto invito
di una passera sul cuoio;
ma tu rinchiudimi
rinchiudici
la rabbia in gabbia a rifilare
i tuoi cascami e le parole
ma non sai del foglio la pretesa
e della penna il suo candore
(against M.)