Moons
Queste lune sono culle di carne.
Fontane bianche di latte – colline di neve e viluppi
che incantano uccelli di notte. Con sciamaniche danze dei fianchi.
Queste chimere fanno sperare
in dolci e oscene altalene. Offrono e chiedono a mantra
di essere isole sole – dune allo sguardo del sole.
Le offro. Sceglile e solcane il cuore
mentre implorano intatte di immacolare il dolore.
Queste sono alcove a diletto di uno stiletto da letto.
Le guardi sfilare queste perle sovrane. Come fossero terre
le circondi e le prendi – le scopri terrazze lontane
tra inusitati colori e panorami ospitali.
Queste vele sono volontà da ammainare
dichiarando potere. Hanno un golfo di mare.
Un incavo raro dove di senso affogare.
Le lascio. All’onda delle tue mani. E non so
smettere il canto della sirena – il possesso
è la corda immaginaria che indosso. A stringere fiera.
Sfregano queste lucciole. A pelle consensi.
Con evidenza e con sollecitazione
reclamano – mi inginocchiano il pudore.
Eccole. Mentre il silenzio assale e le accompagna
fanne pure dimora del respiro. Sotto la pioggia che ne ingemma
di rubino l’abbondanza del candore.
(A Michael)