29 marzo 2006

Il catino delle rese


di Guy Lemair





si perde nell’offesa delle membra

il pudore trattenuto agli anni

quando la convenienza del discreto

per il non detto ancora riservato

è il degno memoriale

dello stillicidio dell’orgoglio


se il catino delle rese

trabocca al bordo irriverente

e sulla pianta dei miei piedi

rovescia il volto della scelta

quella che chiama e mi abbisogna

come la cagnolina quando piscia

per rispetto ad un tuo gesto





(A Michael)