17 settembre 2005

Un Canto che s'Infiocca Roseo



è un canto che s’infiocca roseo

al che le chiome scuotono in vagiti

i gai germogli pianti dai ciliegi,

caduti candidi,

col vento,

con le lusinghe delle dita abili al bel tempo,

con gli sguardi afosi

dell’estate in piena che travolge


e’ un rigoglio angelico di foglie,

un fruscio di vita che si aspetta

fiore a fiore,

trama di giorni cucita con le ore

un lì al cielo un là al suolo,

in stuolo,

come primavera quando in febbre


è mano torrida - la tua -

in procinto e in nero d’albero

che raccoglie a lei una ciocca,

in inevitabile caduta,

dalla fronte sull’orecchio






(A Michael e a K.)