14 dicembre 2008

A confondere la periferia col centro


di Marc Blackie


Mi rendo alla quiete eretta

un canto sciolto ed intoccabile

rivivo il sole e il tatto di carezza

il caldo lento che mi abita

la mia testa inconfessata.

Dentro questa cavità larghissima

mi trastullo atavica

uno spillo al passo del respiro.




Senza violazione

eccetto il morso della fame:

Tu in fondo a ogni mio mondo

sei ciò che sfioro al battito che ascolto.