A confondere la periferia col centro
Mi rendo alla quiete eretta
un canto sciolto ed intoccabile
rivivo il sole e il tatto di carezza
il caldo lento che mi abita
la mia testa inconfessata.
Dentro questa cavità larghissima
mi trastullo atavica
uno spillo al passo del respiro.
Senza violazione
eccetto il morso della fame:
Tu in fondo a ogni mio mondo
sei ciò che sfioro al battito che ascolto.
10 Comments:
anche questa è perfetta, valentina.
ma perchè hai impedito il piacere di rileggere l'altra?
quale altra D.?
ne avevi pubblicato un'altra, sublime.
ma non sarei stupita se l'avessi sognata, credendola vera.
forse devi ancora scriverla.
vale sono enri m0rgause; dovrei parlarti;ma non ho più la tua mail; mi puoi contattare tu qui?
e.duce@alice.it
spero di sentirti presto nell'attesa un bacione forte
enri
D. intendevi forse questa pagina?
http://schiavadamore.blogspot.com/2008/10/rumori-dallinterno.html
Sei un tesoro, grazie!
Enri aspetto... un bacio.
proprio quella.
mi tocca qualcosa, in profondità: più di altre parole splendide che hai scritto, non saprei spiegartene la ragione.
grazie per avermela restituita.
Manchi. Dove sei, come stai?
Vado a leggere.
Un bacio
clelia
Come potevi non mancarmi, i tuoi versi ad inseguire i tuoi pensieri.
Sempre tu, per me perfetta.
clelia
ciao,complimenti per come scrivi,quando leggo i tuoi testi è entrare in vortice..
Roberto
Scusa lrgentina a mia lingua, Schiava, sonno argentina che ha visutto fra un tempo nella tua bella Sardegna.
Mi piace il tuo blog. Sei convitata da me.
baci.
Nina.
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