19 maggio 2006

Libertà



Libertà è essenza tra noi.

Non ci sono mai domande ossessive, non ci si nasconde mai niente. Conta sempre e soltanto quello che è, il momento. Il viversi adesso.

Il vero tempo migliore.

Quello che permette ogni volta di confermare la scelta.

Senza recriminazioni.

Senza giudizi.

Per ridefinire, per ripetere il brivido.

Per rafforzare – l’amore.



Libertà è dare.

Libertà è possedere.

Perché se davvero si possiede, non c’è bisogno di controllare, già appartiene.

E tra noi non ci sono mai state catene, solo e sempre la voglia di tornare.

Perché libertà è dominio.

Potere esercitato che persiste e riconduce indietro.

Senza costrizione.

Senza obbligo alcuno.

Da Te a me, libertà è catena.

Marchio sulla mente a battere il cervello, a invadere l’anima.

Perché la libertà è assenza e l’assenza è astinenza.

È aspettarti col fiato sospeso.

È un legarsi profondo, toccando l’orlo del baratro, quando il timore è perdere tutto.

Quando un segno rimasto è venerare un feticcio.

Perché la libertà è uno stato fisico in cui si desidera senza sosta.

Libertà è paradosso, ha la violenza muta dell’abbandono e la dolcezza solida dell’appartenenza.

È il brivido tragico in cui mi ferma il tempo, la sofferenza in essa solo muta forma.

È il Tuo sadismo.

È il Tuo essere fedele sempre e a Te stesso.

Dove la liberta è tormento, voluttà ed argilla del mio masochismo.

Di cui, sai, riconosco, ne sei Tu il glorioso artista.




(A Michael)