NASCONDIGLI
il nascondiglio affilato dei denti
stipa ripieno i tuoi venti e i tuoi tanti
segugi, se cincischia a misura
la lingua, conca al ricovero in gola
povera carne è già morsa se abbaia
la catenella ad accorrere a filo
se lascia il passo la bava che lava,
scava sul retro un aperto disagio,
varco a riprova degli ordini imposti
ferisce l’orlo l’indugio se ottiene
il rifugio delle dita a passeggio,
tra l’imprevisto ed il dentro improvviso
(A M.)
3 Comments:
L'ho detto e credo che lo ripeterò fino a che leggerò quello che scriverai. Questo Michael è davvero molto, molto fortunato ^.*
Intendo poichè gli dedichi moltissimo, quasi giornalieramente un racconto o un pensiero
grazie Fede, sai che sono contenta che si sei.
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