05 dicembre 2005

A TEATRO


L'immagine è di Gilles Berquet




se decanta,

in preludio sul proscenio,

il tirodifune che declina

il mio respiro al tuo,

è doglia

il tramezzo che mi inghiotto e la scrittura

è somministrazione dell’illecito,

è dramma

al debutto isterico di piazza



ma mi piace e quindi

lascio fare



tra appendici liscio cicatrici,

il mio malgrado,

tra gomiti di spazio mi trattengo

con il latte stanco di un teatro,

dove il dialetto mastica l’osceno

e le acqueforti,

la collazione dei lamenti che ti ringhio



alla chiusura del sipario

nell’andatura unita di un applauso





(A M.)


2 Comments:

Anonymous Anonimo said...

Ti consiglio il Faust di Goethe come testo teatrale se non lo hai mai letto, pesantuccio in alcune parti ma molto affascinante...naturalmente il migliore è Mephistofele ^.*

10:07 PM  
Blogger SchiavaD'Amore said...

Come non conoscerlo... e dici bene, è pesante ed affascinante, sentirlo ben recitare sicuramente regala il meglio.

10:04 PM  

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