ACCONDISCENDENZA
Non dico una parola
quando cala cieca l’ora
tra noi, tra giorno e notte
quando intendo dai tuoi gesti
l’arrivo del momento - del mio pianto.
Neanche ti guardo in faccia
mentre sento, senza fretta,
il tuo sguardo che m’indaga,
che mi fruga dietro - dentro
il fremito nascosto delle dita.
Tanto meno m’improvviso
a proibire o a sovvertire
il laccio del tuo abbraccio
che immobile m’induce - mi riduce
a tuo sadico sollazzo.
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