Di LIVIDE Note
di passi a battere stella
di respiri
accelerati dentro le pieghe
(ho) solo lacrime a far fila di perle
per me nuda di suole
mentre mi dondolo in croce
in nenia sul cuore
ma
rovesciami ancora (sui fianchi)
in polifonie d’ossianici sensi
in scie d’amaranto che scioglie
preghiere
pelle d’un anima informe e parole
in melodie striate nell’estasi
e
schiantami (tutta)
nell’assenzio dei senzaritegno
tra le maree dei colpi da cane
ai chiaroscuri che mutano al legno
al divenire roseo dell’onde
d’un violentango che sfuma (l’aurora)
il mio crepuscolo di livide note
che abbaiano in coda
(A Michael)
2 Comments:
Deve essere molto fortunato questo Michael...
Hai una scrittura molto malinconica, solo mia impressione?
No, è vero, spesso sono malinconica quando scrivo; e le Sue assenze di sicuro influiscono. Credo siano le mie note masochiste a guidarmi, per il piacere di ritrovarmici dentro.
Grazie di esserci Fede.
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