A Cuore Lacero
intestardirmi di falangi a pugno chiuso
di ferite a cuore lacero
tra versi a collo di bottiglia
e soffocarmi
o solamente istupidirmi
del bianco dei tuoi denti
e inginocchiarmi
sulle pieghe d’un vestito da buttare
sulla pelle
per le lune di riflesso che hai negli occhi
(direi di zuccheri filati a divenire
almeno
- se potessi raccontarli -
o forse intreccerei d’Arianna il filo
- ottenessi da un telaio le parole -
invece resto sola tra i miei sogni
nuda
e malamente a consolarmi)
ché ancora scrivo,
senza senso,
a scucirmi in virgole e poesia
mentre mi taglia il fiato
la tua bocca a dire “Poi…”
non alla mia
- non alla mia -
da imbambolarmi in echi di silenzio
o peggio
d’infinite voci dentro
a dissanguarmi in squarci di “Ti Amo”
senza morirmi
- mai -
(tu a me)
(A M., quando la bruma mi raggiunge)
3 Comments:
Brava, brava come sempre! ^.*
Scrivi benissimo anzi forse benissimo è dir poco ogni tanto capito quì e leggo ciò che mi sono perso....solo una cosa volevo chiederti, da dove prendi l'ispirazione?
William grazie innanzitutto, è un piacere che tu ci sia a dare vita qui dov'è più buio.
Ti rispondo così, che non ho altro modo.
L'ispirazione è la vita di ogni giorno, ne più nè meno.
Ciao, V.
Non importa quanto buio un loco possa essere se una stella anche una sola brilla nella notte a rischiarare.
Ah, il mio nome è Federico inutile usare Nick ^^
Continua a scrivere, non fermarti, nemmeno quando ti sembra ti scrivere solo per te stessa, continua solo quello...
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